Shorts: L’occasione di essere divers*

Nel tempo dedicato a questo progetto capita spesso di scriversi con persone distanti che per ostacoli logistici (miei e loro) siano costrette ad aspettare molto tempo prima di poter partecipare. Ne nasce un rapporto epistolare sui social fatto di apprezzamento e condivisione, ma comunque quando ci si incontra non è inusuale che si scopra ancora altro di questa persona e che ci si stupisca della sua storia in modi inaspettati.

Una di queste storie, con la quale voglio inaugurare la rubrica Shorts, dove racconterò storie brevi dell* partecipanti a Younalogue, è quella di Michela.
Michela è venuta da lontano e mi ha raggiunto direttamente a casa, per un incontro unico che non ho più avuto in questa modalità (di solito mi appoggio in altri spazi o a domicilio dell* partecipanti quando possibile). È stato un piacere condividere con lei, anche se brevemente, gli spazi della mia quotidianità e sentirla aprire la me la storia del suo corpo da cui è scaturita la decisione di lasciarsi fotografare.

Michela ha la vitiligine, una condizione della pelle che colpisce i melanociti, cioè le cellule che producono il pigmento della pelle. Di conseguenza, alcune aree della sua pelle sono più chiare rispetto al resto, condizione che si accentua in estate. A parte ciò, la vitiligine è una condizione innocua e non trasmissibile.
Nonostante questo, però, è stata sufficiente a far sentire Michela “diversa”: diversa perché la sua pelle era differente da quelle dell* altr*, diversa anche perché questa condizione era oggetto di valutazione da parte dell* altr* da sé e quindi a volte caratteristica peculiare e superiore alla sua condizione di persona.
Anche se non sempre negativa, questa valutazione sminuiva il resto che Michela aveva di sé mettendola sotto l’ombrello della vitiligine: doveva quindi sempre tenerla in considerazione, farne e subirne oggetto di dialogo, non sentire il suo corpo altro da questo.

Un bellissimo giorno, però, Michela decide che questa diversità era un’occasione: l’occasione appunto di essere diversi. Michela decide che deve brillare, come racconta con le sue parole ad accompagnare le fotografie scattate per Younalogue quel giorno.

Guarda la gallery di Michela a questo link

Michela smette quindi di identificare il suo corpo solo con la vitiligine e la vitiligine come un problema; diventa quindi caratteristica unica, parte di sé, alleata nell’immaginazione del proprio corpo.
La vitiligine smette di essere un ostacolo e Michela ci stabilisce un rapporto sereno: ora non la vincola più, non è tutta la sua identità, non è più da nascondere e anzi, il suo corpo diventa da mostrare: per questo partecipa a Younalogue.
Non mette così in mostra solo il suo corpo, ma anche il suo cuore, che dona a se stessa scusandosi per il tempo in cui si era dimenticata che tutto del suo corpo brilla, ma a volte serve proprio questo tempo trascorso nell’oscurità per accorgersene.

Le parole di Michela dopo il nostro incontro mi commuovono, perché ha scelto Younalogue anche per ripartire, per mostrarsi a se stessa e agli altri e per mostrare quel corpo che non ha nulla che non vada e nessun motivo per essere nascosto al posto di essere celebrato.
Il nostro corpo è il vascello sul mondo, l’unico tramite che abbiamo per elaborare ciò che ci circonda, anche se possiamo non sentirlo nostro e perderci nella prigione delle idee (nostre o degli stereotipi societari) per cui i contorni del corpo sfumano e iniziano a coincidere con le polarizzazioni del nostro pensiero, danneggiando la nostra esperienza del mondo.
Una volta che riusciamo a vedere questa prigione possiamo scegliere di uscirne e capire che non abbiamo iniziato a brillare quel giorno, ma abbiamo sempre brillato con coraggio solo era difficile accorgersene.
Il coraggio c’è sempre stato ed è quello che ti porta, un giorno, a sradicare le tue idee e a iniziare una nuova vita in cui sei alleata con te stessa.

CALL FOR STORIES

La storia di Chiara è la prima che ho iniziato a raccontare per un progetto parallelo a Younalogue che ne aumenti la densità di senso. Se anche tu vuoi raccontare la storia del tuo corpo e di come sia cambiato (o conosci qualcunu che voglia farlo) ti invito a scrivermi una mail dettagliata per parlarne.
Grazie.

Non ci sono ancora commenti

Search
error: © Younalogue. Tutti i contenuti del sito sono registrati e protetti.