Proteggi Younalogue

Ciao! Se sei arrivat* qui è perché conosci abbastanza bene Younalogue, perché esista e di quali risorse abbia bisogno per sopravvivere.
Nel migliore dei casi, sei o sarai tra i partecipanti.
A ogni modo, ti ringrazio già da ora per essere qui.
Perché questa pagina si chiama “Proteggi Younalogue”? Cosa lo minaccia?

Nessun supercattiv* da fumetto ma, come per molte specie animali, innanzitutto la riduzione del suo habitat: il nudo, come forse già sai, pur essendo un aspetto naturale della persona umana è stato nei secoli (sovra)caricato di simboli e aspettative; questi simboli lo hanno relegato agli angoli della nostra comunicazione, mentre viene messa sotto i riflettori la sua parte negativizzata, cioè la sessualizzazione. Di questo, e di tante altre cose, ne scrivo su Younablog.
La prima cosa che puoi fare per proteggere Younalogue è quindi molto semplice: parlane. Parlane con chi conosci e chi ami, parlane sui tuoi social e sulle tue piattaforme. Se vuoi suggerimenti e consigli o se vuoi propormi dei tuoi contenuti, contattami.
I social ma anche il web stesso nella sua struttura googliana considera il nudo sempre alla stregua della pornografia (e, a volte, esagerando fino alla pedopornografia) perché ne vede esclusivamente il suo carattere sessualizzato: non passa il messaggio che il nudo sia uno strumento per raccontare e che la sessualizzazione sia qualcosa che a posteriori un utente possa vedere o non vedere in un corpo nudo. Mettendo questo modo di ragionare in cima alla catena alimentare con effetto retroattivo, non avremmo avuto gran parte dei prodotti artistici che invece ogni giorno ci ispirano e ci fanno sentire come qualcosa di migliore rispetto alla nostra esistenza consumistica e sessualizzata (quasi ogni nuovo strumento artistico creato è stato usato in prima istanza per raccontare e diffondere il nudo, ma questa è solo una delle tante storie per cui vi rimando al blog).
Una riduzione dell’habitat, quindi, comporta anche una riduzione delle risorse.

Questo ci conduce dritti alla seconda cosa che puoi fare per proteggere Younalogue: sostenerlo.
Come già saprai, questo è un progetto di fotografia su pellicola, e le pellicole costano. Perché lo realizzo esclusivamente su pellicola, e la risposta a tante altre domande, la trovi in questa pagina. Se non è lì, contattami e ti risponderò con piacere.
Per vivere, Younalogue ha quindi bisogno di un afflusso più o meno costante di risorse che mi permettano di:

• acquistare le pellicole, svilupparle e scansionarle
• spostarmi per raggiungere i partecipanti fuori Roma
• mantenere l’hosting su cui è ospitato questo sito
• stampare le foto per le esposizioni

Tutto questo, purtroppo, significa spendere cifre abbastanza importanti, per una persona ordinaria come me.
Per i primi 2 anni ho sviluppato, comunicato e portato avanti Younalogue con le mie sole forze, investendo le risorse guadagnate col mio lavoro primario (fotografo professionista e webmaster) ogni volta che ho potuto. Questo mi ha permesso di raccontare le prime 130 storie e iniziare a girare qualche città in Italia oltre Roma, dove vivo, e arrivare a questo sito.
Le complicazioni si sono poi diramate in due direzioni, una piacevole e una meno. La diramazione piacevole è stata l’enorme aumento di richieste di partecipazione in tutta Italia e timidamente anche in Europa, che ha portato ad alzarsi notevolmente i costi di produzione e di spostamento. La diramazione spiacevole è stato il dramma sociale, economico e sanitario portato dal Covid-19 nel 2020; un evento che nel giro di pochissimo tempo ha devastato le mie prospettive di guadagno (come fotografo lavoro al 90% con eventi e cerimonie) arrestando, di fatto, la continuazione armoniosa che il progetto aveva preso e di cui aveva bisogno.
Per queste ragioni, in concomitanza con il lancio del sito, ho istituito delle modalità di contribuzione economica a sostegno di Younalogue.