21. Lend me your eyes

Ho scoperto il progetto per caso, tramite alcune modelle che seguivo, sono poi stata contatta per i ringraziamenti di rito e abbiamo iniziato a chiacchierare, mi ha spiegato ciò che voleva rappresentare e come lavorava e mi è piaciuto molto così, quando ho avuto modo di incontrarci, ci siamo visti. Ero molto curiosa di questa esperienza, era praticamente la prima volta che scattavo ed ero (e sono) inesperta ma è quello il senso del progetto, lasciare che i corpi raccontino una storia e siano il più naturali possibile. Ho scattato ancora con lui e voglio farlo altre volte perché noi e il nostro corpo siamo sempre in evoluzione e ci sarà sempre qualcosa da dire. Grazie ai suoi scatti ho imparato ad apprezzarmi un po’ di più perché trova sempre il bello nelle imperfezioni che ci rendono noi, magari le odiamo ma senza non saremmo gli stessi.

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